Il K+ corticale controlla gli stati cerebrali

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XX – 07 ottobre 2023.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

L’indagine sugli effetti neurobiologici delle concentrazioni di potassio extracellulare ha prodotto nel tempo una notevole messe di dati, spesso apparentemente non correlati fra loro e poco considerati al di fuori delle cerchie specialistiche dei ricercatori attivamente impegnati nel lavoro sperimentale. Da tempo è noto che la reazione generale di vigilanza, che comporta l’eccitazione corticale da parte delle vie multi-sinaptiche reticolari a proiezione diffusa, si associa a un incremento della concentrazione dello ione potassio negli spazi extracellulari della corteccia cerebrale; così come è noto che la concentrazione del catione all’esterno del nevrilemma può agire da potente modulatore del rilascio delle molecole di neurotrasmettitore.

In tempi recenti si è fatta strada la tesi che le dinamiche della concentrazione del potassio extracellulare abbiano un ruolo nel cambiamento di stati funzionali complessivi della corteccia e, conseguentemente, nelle transizioni comportamentali.

Andrea Grostøl Dietz e colleghi hanno manipolato le concentrazioni di potassio corticale extracellulare al livello di base, per verificare se questo parametro ha un ruolo causale nel determinare stati cerebrali e transizioni comportamentali. La sperimentazione ha prodotto un risultato interessante.

(Dietz A. G., et al., Local extracellular K+ in cortex regulates norepinephrine levels, network state, and behavioral output. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2305071120, 2023).

La provenienza degli autori è la seguente: Center for Translational Neuromedicine, University of Copenhagen, Copenhagen N (Danimarca), Pasadena, CA (USA); Center for Translational Neuromedicine, University of Rochester Medical Center, Rochester, NY (USA).

Da quando lo studio dei movimenti del Ca2+, per la sua importanza nell’attività sinaptica e nella risposta delle reti astrocitarie ha assunto un ruolo prioritario, l’interesse per i rapporti Na+/K+, e conseguentemente per il K+ extracellulare, si è andato riducendo. Recentemente vi è stato un ritorno di attenzione, non solo per l’accumularsi dei dati circa l’incremento della concentrazione di potassio extracellulare ([K+]e) in funzione dell’arousal corticale, e la dimostrazione che tali concentrazioni costituiscono un potente modulatore del rilascio dei neurotrasmettitori, ma anche per la tesi che le quantità del catione fuori delle cellule abbiano un ruolo attivo nel determinare gli stati fisiologici cerebrali e non siano dei meri correlati, conseguenza o epifenomeno dei numerosi processi in gioco nel mantenimento dell’equilibrio.

Più precisamente, numerosi ricercatori si sono chiesti se le [K+]e siano implicate nel rilascio neuromodulatorio associato a transizioni comportamentali.

Andrea Grostøl Dietz e colleghi hanno dimostrato che la manipolazione delle [K+]e controlla il rilascio locale di neuromodulatori monoaminergici, inclusa la noradrenalina (NA), la 5-idrossi-triptamina o serotonina (5-HT) e la dopamina (DA).

Gli esperimenti, condotti con rigorosa schematicità, dimostrano che imporre un incremento della [K+]e costituisce uno stimolo adeguato e sufficiente a far impennare i livelli di NA locale, mentre l’abbassamento della [K+]e tende a sortire l’effetto di lieve riduzione della NA locale.

L’analisi elettroencefalografica (EEGrafica) e i saggi di valutazione comportamentale hanno rivelato che la manipolazione della [K+]e corticale era sufficiente ad alterare il ciclo sonno-veglia e il comportamento dei topi. Questi risultati suggeriscono che i livelli di NA corticale non sono determinati unicamente dal rilascio sinaptico dei neuroni noradrenergici sottocorticali, come ordinariamente si presume e si ritiene, ma nella loro determinazione hanno un ruolo fondamentale le dinamiche locali della [K+]e. Su questa base, si può concludere che le [K+]e della corteccia cerebrale costituiscono un misconosciuto e sottovalutato regolatore delle transizioni comportamentali.

A nostro avviso questi risultati suggeriscono e incoraggiano ulteriori studi per verificare i rapporti con vari stati fisiologici e patologici, in quanto si potrebbe scoprire un ruolo non banale delle dinamiche della [K+]e nei disturbi del sonno e vari disturbi psichiatrici.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-07 ottobre 2023

www.brainmindlife.org

 

 

 

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